giovedì 14 febbraio 2013

Riflessioni del Buddha tratte dal libro "La vita felice" di Mauro Maggio




"Siddharta sente citare le scritture, e quando viene a sapere che al centro della nostra esistenza c'è un'illusione fondamentale, quella dell'esistenza di un "sè", che ci fa credere di esistere come qualcosa di individuato e separato dal tutto, intuisce che ciò è profondamente vero.
Così come se un'onda credesse di esistere separatamente dal mare: identificata con la propria esistenza separata, essa verrà a trovarsi inevitabilmente in una lotta disperata con la realtà della propria impermanenza, e crederà di andare a morire, a dissolversi nel nulla, senza realizzare che la sua esistenza reale non è che essere "mare", così come tutte le altre onde."

"Anzichè badare agli errori altrui osserva i tuoi, esamina ciò che hai commesso e ciò che hai omess di fare."

"Guarda queste bianche ossa, che un giorno saranno gettate via come zucche in autunno. Queste ossa costituiscono una fortezza intonacata di carne e di sangue, abitata da orgoglio e ipocrisia, vecchiaia e morte."

"Questo tuo corpo è fragile come un vaso di coccio."
"
Fai della tua mente una fortezza e combatti le tentazioni con l'arma della saggezza."

"Con la stessa facilità con cui il vento sradica un fragile albero le tentazioni trascinano chi è alla ricerca del piacere, chi è avido, pigro e debole.
Ma come il vento non riesce a spostare una montagna, nessuna tentazione scuote chi è desto, energico, fiducioso e vive semplicemente."

"Facendo del male, tu stesso ti corrrompi. Ma facendo del bene, tu stesso ti purifichi. Tu sei la fonte di ogni purezza e di ogni impurità. Nessuno può purificare un'altra persona."

"Meglio vincere te stesso che vincere mille battaglie contro mille uomini."



"Nè le belle parole nè il bell'aspetto possono rendere bella una persona invidiosa, avida e falsa. Sradica in te queste erbacce, coltiva la saggezza e la purezza e la tua bellezza risplenderà da sè."

"Sii padrone delle tue parole, sii padrone dei tuoi pensieri, non nuocere ad alcuno con il tuo corpo. Quando queste tre vie sono aperte raggiungi il cammino insegnato dai saggi."

"La risposta-egli ci dice- è sotto i tuoi occhi, imprigionata nei fumi di una mente che si illude che tutto permanga per sempre, mentre la realtà cambia continuamente, senza che noi possiamo "fermare" nè attaccarsi ad alcunchè. Oltre il tuo ego illuso, impaurito e confuso - dice- c'è l'altra sponda. La vita libera degli uomini liberi. La "vita felice, appunto."

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